Wednesday, June 4, 2008

YOU MAY SAY I'M A DREAMER

Scompartimento VUOTO.

I nuovi sedili di colore BLU INDACO e dotati di sofisticatissime testiere ergonomiche dovrebbero teoricamente ispirarmi una serenità che non è mai sembrata così lontana.

Il VENTO penetra da un finestrino mezzo aperto e mi rinfresca il volto ma purtroppo non è in grado di sciolgliere l'intricato nodo nel quale il mio stomaco (mio malgrado) si è posizionato da qualche mezz'ora a questa parte IN PIANTA STABILE.

Non resta che ABITUARSI, almeno per stasera.

La domanda in testa è una : cosa rimarrà di questa ennesima fuga dalla REALTA'?

Si spera non solamente le foto.
Anzi forse è meglio che non rimanga NULLA DI FISICO, quando si fugge è bene non portare nulla al prioprio ritorno in quanto ogni oggetto ogni volta che lo riguarderemo porterà alla nostra memoria un istante che non potremo mai più ricostruire.

Non ci rimane che il PROFUMO.
In fondo quello non costa nulla, ti rimane senza che tu glielo chieda e ogni volta che sentirai un profumo uguale alla mente tornerà quell'istante, questa volta però NITIDO.

La mia stazione stà per arrivare, chido gli occhi per qualche istante.

Prendo la valigia ed esco, il contatto del mio piede sinistro con l'asfalto sancisce defeinitavamente il rientro sul PIANETA TERRA.

Penso già a domani quando il nodo verrà sciolto da un altra fuga, forse più piccola o forse più grande l'importante è che sia ancora una volta ALTROVE.

grazie a tutti coloro che hanno reso possibile il decollo dell SPACE SHUTTLE.







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