Sunday, December 6, 2009

cosa porto a casa

C'è chi, tornato da un viaggio, formatta la memoria e torna diligentemente ad immergersi nella quotidiana routine, convinto che quel che è stato, è stato.

C'è chi, tornato da un viaggio, permette alla sua routine di riprendere il controllo. Ma la sua testa è rimasta nel posto da cui il corpo è già tornato, ed egli è convinto che ciò sia un cambiamento.

C'è anche chi, tornato da un viaggio, si accorge che la sua testa è altrove. D'altra parte sa che è nella sua routine che si esplicita quello che lui è.
Tenta perciò di introdurre nella routine i cambiamenti - piccoli, o grandi - che il viaggiare gli ha suggerito, e in questo tentativo scopre qualcosa di costruttivo.

Capita che la terza modalità si riveli la più difficile, nonché la più rischiosa.
Ma ne vale la pena.

Wednesday, May 13, 2009

parliamone...

francilla says: (9:33:11 PM)

oh ma se un ragazzo continua a sedersi vicino a me cosa significa?

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:33:32 PM)

che prendi bene gli appunti naturalmente

francilla says: (9:33:38 PM)

hmm

francilla says: (9:33:44 PM)

ma se il suddetto ragazzo è quello che scrive le dispense?

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:33:59 PM)

mmmmmmmmm

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:34:05 PM)

nn saprei allora!!!!

francilla says: (9:34:20 PM)

sarà che scelgo bene il posto..

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:34:42 PM)

probabile... magari dove ti siedi tu crei unminimo di potenziale

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:34:47 PM)

che bel complimento

francilla says: (9:34:53 PM)

davvero

francilla says: (9:35:04 PM)

sono attraente quindi?

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:35:20 PM)

esatto

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:35:32 PM)

però ha anche i suoi lati negativi

francilla says: (9:35:51 PM)

cioè?

francilla says: (9:35:59 PM)

gli stati legati?

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:36:19 PM)

non so cosa siano... però ti arriva addosso di tutto

francilla says: (9:36:25 PM)

ah no

francilla says: (9:36:27 PM)

pensavo per gli altri

francilla says: (9:36:34 PM)

che continuano a oscillare

francilla says: (9:36:36 PM)

che mal di mare...

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:36:48 PM)

a si per loro sono cavoli

francilla says: (9:36:55 PM)

due palle ad andare avanti e indietro

francilla says: (9:37:07 PM)

ihih

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:37:12 PM)

non stiamo bene

francilla says: (9:37:15 PM)

no

francilla says: (9:37:22 PM)

però si potrebbbe mettere sul blog sta discussione

[c=12](R)ARCI[/c][RossoInTerraDiMori] says: (9:37:38 PM)

si ci starebbe...

Sunday, April 12, 2009

La Linea d'Ombra - Jovanotti

La linea d'ombra, la nebbia che io vedo a me davanti.

Per la prima volta nella vita mia mi trovo a saper quello che lascio, e a non saper immaginar quello che trovo; mi offrono un incarico di responsabilità: portare questa nave verso una rotta che nessuno sa. E' la mia età a mezz'aria; in questa condizione di stabilità precaria, ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto, mi giro e mi rigiro sul mio letto.

Mi muovo col passo pesante in questa stanza umida, di un porto che non ricordo il nome. Il fondo del caffè confonde il dove e il come, e per la prima volta so cos'è la nostalgia, la commozione. Nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione: per ogni strappo un porto, per ogni porto in testa una canzone; è dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione, senza preoccupazione, soltanto fare ciò che c'è da fare e, cullati dall'onda notturna, sognare la mamma ... il mare.

Mi offrono un incarico di responsabilità: mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante, mi hanno detto che la paga è interessante e che il carico è segreto ed importante. Il pensiero della responsabilità si è fatto grosso: è come dover saltare al di là di un fosso che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato, saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto.

Di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura; cosa sarò? dove mi condurrà la mia natura?
La faccia di mio padre prende forma sullo specchio: lui giovane, io vecchio; le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio: "la vita non è facile, ci vuole sacrificio: un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione" . Arriva un giorno in cui bisogna prendere una decisione. E adesso è questo giorno di monsone, col vento che non ha una direzione.

Guardando il cielo un senso di oppressione, ma è la mia età dove si guarda come si era, e non si sa dove si va, cosa si sarà, che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ti vivono accanto. E attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera, dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera; ed ho paura di essere mangiato, ed ho paura pure di mangiare.

Mi perdo nelle letture, i libri dello zen, il vangelo, l'astrologia che mi racconta il cielo; galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare, ma questa linea d'ombra non me la fa incontrare.

Mi offrono un incarico di responsabilità: non so cos'è il coraggio, se prendere e mollare tutto, se scegliere la fuga od affrontare questa realtà, difficile da interpretare ma bella da esplorare; provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare, portato questo carico importante a destinazione: dove sarò al riparo dal prossimo monsone.

Mi offrono un incarico di responsabilità: domani andrò giù al porto, e gli dirò che sono pronto per partire. Getterò i bagagli in mare, studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte, quando si parte, e quando passerà il monsone dirò: levate l'ancora, diritta, avanti tutta. Questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la decisione.

Friday, March 13, 2009

Salto della Quaglia


Il Salto della quaglia è un modo di dire italiano ma è anche un gioco diffuso a Roma e il termine viene usato anche in politica.


* 1 Modo di dire
* 2 Gioco
* 3 Politica

Modo di dire

Salto della quaglia è un modo di dire popolare, molto diffuso tra i giovani (ed anche molto praticato) che serve ad indicare la pratica del coito interrotto. Nella zona di Brescia il nome "salto della quaglia" viene sostituito anche con il modo di dire "el metodò de chei de Salò" ( trad. "il metodo di quelli di Salò") e il motto è il seguente:
« Sa fà come chei de Salò, sul pü bèl i là tirò fò »


Ovvero, "si fa come quelli di Salò, sul più bello, lo tirano fuori".


In natura la quaglia, quando è inseguita dai cani, prima di fermarsi e acquattarsi, dopo aver corso a piedi (di pedina), fa un salto in modo da disorientare i cani. Da ciò deriva il modo di dire comune per indicare che una persona vuole cambiare disorientando gli altri.

Gioco

Il salto della quaglia è anche il nome romano di un vecchio gioco che si svolge fra 2 ragazzi.
« Il primo ragazzo s'inchina rimanendo colle braccia penzoloni fin quasi a toccar la terra colle mani. Un altro ragazzo, posto direttamente dietro di lui, gli grida da lontano: "Salta la quaglia". Il primo gli risponde: "Che ddiavolo ài?" Il secondo replica: "Alzeme er cuderizzo, che mmò lo vederai". Così dicendo, questo piglia la rincorsa, salta sulla schiena del ragazzo, e gli riesce dalla testa[1] »


Politica


Indica il cambiare partito politico senza farsi troppe preoccupazioni (voltagabbana)

Wednesday, March 11, 2009

c'è sotto lui dai, il caimano, ma dove andremo a finire???

Il 5 febbraio 2009 il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge che potrebbe portare alla censura di molti siti web, tra cui Facebook, Youtube, MySpace e qualunque altro sito, forum o blog per i reati di istigazione a delinquere e apologie di reato.

Il provvedimento è già alla Camera dei Deputati per l'approvazione definitiva.

La natura stessa della Rete rende tecnicamente impossibile limitare la censura ad un determinato contenuto: la conseguenza sarebbe quindi l'oscuramento dell'intero sito web. 


Questa misura potrebbe costituire un pericoloso attacco alla libertà di espressione e di opinione su internet. 

Il rischio è un'inaccettabile censura del web che viola la Costituzione e rischia di far pervenire all'Italia provvedimenti in sede internazionale ed europea.

Chiedo quindi il tuo aiuto per far fronte a questa pericolosa eventualità : supporta la campagna contro la censura di Internet iscrivendoti su www.e-policy.it dove troverai tutte le informazioni, fra cui la lettera aperta da inviare al tuo parlamentare (*), per informarlo del tuo dissenso e una ns. news-letter che ti terrà aggiornato in tempo reale sugli sviluppi della vicenda.

Se condividi questo appello inoltra questa email ai tuoi amici, in modo che tutti siano informati su quello che sta avvenendo in Italia.

La libertà è come l'aria: ti accorgi della sua importanza solo quando non c'è!

Thursday, February 19, 2009

piccolo manuale: franca, istruzioni per l'uso

Una delle solite cazzate che si trovano in rete..questa l'ho trovata su fb...

1) BENE: usata dalle donne per terminare una discussione quando hanno ragione e tu devi stare zitto
2) 5 MINUTI: se la donna si sta vestendo significa mezz'ora. Sono solo 5 minuti se ti ha dato il tempo per guardare la partita prima di aiutare a pulire in casa
3) NIENTE: la calma prima della tempesta. Vuol dire qualcosa ... e devi stare all'erta. Discussioni che cominciano con niente normalmente finiscono in BENE (vedi prima)
4) FAI PURE: e' una sfida, non un permesso. Non lo fare !
5) SOSPIRONE: è come una parola, ma un'affermazione non verbale che viene spesso fraintesa dagli uomini. Un sospirone significa che lei pensa che sei un idiota e si chiede perché sta perdendo il suo tempo lì davanti a te a discutere di NIENTE(vedi prima)
6) OK: una delle parole più pericolose che una donna può dire a un uomo. Significa che ha bisogno di pensare a lungo prima di decidere come e quando fartela pagare
7) GRAZIE: una donna ti ringrazia; non fare domande e non svenire; vuole solo ringraziarti (a meno che non dica 'grazie mille' che e' PURO sarcasmo e non ti sta ringraziando. Consiglio: NON RISPONDERE non c'è di che perché ciò porterebbe a un: QUELLO CHE VUOI (vedi dopo)
8) QUELLO CHE VUOI: è il modo della donna per dire vai a quel paese !!!!
9) NON TI PREOCCUPARE FACCIO IO: un'altra affermazione pericolosa; significa che una donna ha chiesto a un uomo di fare qualcosa svariate volte ma adesso lo sta facendo lei. Questo porterà l'uomo a chiedere: 'Cosa c'è che non va?' Per la riposta della donna fai riferimento al punto 3.
10) CHI E' ?: questa è solo una semplice domanda. Ricorda però che ogni volta che una donna ti chiede 'chi è' in realtà ti vorrebbe chiedere: 'CHI E' QUELLA PUTTANA E COSA VUOLE DA TE ????????????' Consiglio: occhio a come rispondi.

fluido statica e fluido domande..

Due parti di idrogeno per Una di ossigeno

Il corpo umano è fatto al 90% 
di acqua, succhi, saliva e sputi….

nei mari della luna i tuffi non si fanno
non c'è una goccia d'acqua i pesci non ci stanno
che magnifico mare, che magnifico mare

nei mari della luna i tuffi non si fanno
non c'è una goccia d'acqua i pesci non ci stanno
che magnifico mare, per chi non sa nuotare...

Portéme sula riva, putèi, sul confine dove l’acqua tocca la
terra, dove l’asciutto diventa bagnato.

Domani qua metteranno il cartello: Privato.

Ma di chi è l’acqua,
perché non riesco a non pensare che questa
non sia roba da vendere e comprare.

Intuisco che è così, ma perché non può esserlo?

Dammi una buona ragione

e lui:

per la sua eguaglianza universale,

per l'indipedenza di ogni particella dalle altre
solo due parti di idrogeno per una di ossigeno

.
Per la libertà del suo stato liquido, solido, gassoso,
nel ciclo della pioggia e nelle correnti;

per la variabilità di quiete e tempesta;

per la consapevolezza della sua massa gigantesca tre a uno;

3 a 1 fisso dell’acqua sulle terre emerse;

per la grandezza di ogni orizzonte marino che diventa oceano;

per il suo essere linea, confine, finis terrae che disegna il mondo conosciuto;

per i pesci, i mammiferi marini, le capacità di sciogliere i sali,
trattenere lo zucchero, la stanchezza umana e i rifiuti organici;

per la sua spinta dal basso verso l’alto
uguale alla massa del liquido spostato;

per la commovente resistenza dei ghiacciai ai mutamenti climatici per niente scontati;

per la pazienza del bagnasciuga a Ferragosto;

per la dignità in memoria del nome dei fiumi avvelenati
e seccati in modo per niente scontato o mal calcolato;

per la capacità di azione e reazione dei geiger,
maremoti, tempeste, tsunami, alluvioni, Katrina e Rita;

per il mistero delle sorgenti prosciugate da grandi
opere per niente scontate e mal calcolate;

per l’umidità dell’aria, per la nebbia,
la rugiada, le nevi, la grandine;

per la capacità di lavare, togliere la sete,
di spegnere il fuoco,nutrire le piante;

per essere risorsa, diritto, elemento fondante come aria
e come l’aria di difficile conversione in merce.

Infatti che prezzo si può dare
al vapore, alla nebbia, alla nube,
alla pioggia, al nevischio, alla grandine…
la grandine,nel bilancio idrico dei potenti, sarà un costo o un ricavo?

il suo essere bene indiviso nei secoli di antiche
civiltà che fermavano la proprietà sulle rive dei fiumi,
non l’ha salvata dall’essere merce nell’ultima frontiera dell’West,
dove per la prima volta nella storia, chi arrivava alla terra
diventava anche padrone dell’acqua purché avesse un fucile
per difenderla; i nativi d’America erano esclusi dalla gara,
perché, partendo in loco, erano troppo avvantaggiati.
Così la possibilità di venderla e comprarla è un’idea che fa proseliti.
Per bere dovremo stappare!!!

L’acqua da imbrigliare, arginare, deviare, sbarrare, intubare,
prelevata alla fonte, i rivoli invisibili che mettono i fiumi
nell’imbarazzo di non riconoscere mai la foce, ma quale delta o estuario!

Il prezzo… Difficile non pensare alle conseguenze di svalutazione
dell’intera razza umana, dal momento che essa rappresenta
il 90% di ogni corpo umano.
Dunque che prezzo dare alla vita? Che valore più o meno?
Pagandola bene, sei bottiglie di acqua minerale, non è male,conviene!

E la scadenza? Se è merce avrà una scadenza.
Che faremo allora degli stagni pestilenziali, delle lagune museo,
delle pozzanghere inquinate, ma soprattutto dell’acqua
dei vasi da fiore andata a male… nel bilancio idrico contabile del pianeta,
dove le mettiamo, a costo o a ricavo?

nei mari della luna i tuffi non si fanno
non c'è una goccia d'acqua i pesci non ci stanno
che magnifico mare, che magnifico mare

nei mari della luna i tuffi non si fanno
non c'è una goccia d'acqua i pesci non ci stanno
che magnifico mare, per chi non sa nuotare...



Monday, February 16, 2009

Il capitano nicholls, ovvero, sono matta ma fino a un certo punto

A Melton Mowbray, nel 1875, a un'asta di articoli «curiosi e di valore» il mio bisnonno, in compagnia del suo amico M, fece un'offerta per il pene del capitano Nicholls, che mori nel 1873 nella prigione di Horsemonger. Era in un contenitore di vetro lungo dodici pollici e, come annotò il mio bisnonno nel suo diario quella notte, «in ottimo stato di conservazione». Era in vendita anche «l'innominata parte della defunta Lady Barrymore. Fu aggiudicata a Sam Sraels per cinquanta ghinee». Il mio bisnonno era attratto dall'idea di completare la coppia, e M lo dissuase. Questo fatto illustra perfettamente la loro amicizia. Il mio bisnonno, il teorico eccitabile, M l'uomo d'azione che sapeva quando era il caso di fare un'offerta a un'asta. Il mio bisnonno visse sessantanove anni. E per quarantacinque di questi, alla fine di ogni giornata, prima di andare a letto si sedeva a scrivere i suoi pensieri in un diario. Adesso questi diari sono sul mio tavolo, quarantacinque volumi rilegati in cuoio, e alla loro sinistra c'è il capitano Nicholls nel barattolo di vetro.


(Ian McEwan, Geometria Solida)

Sunday, February 15, 2009

demoni e altro..

Visto che ormai non si posta più, ho deciso di proporre qualcosa io...
oltre a questo propongo di mettere sul blog quello che ogni tanto ci inviamo con email di gruppo..sempre che vi vada...ovviamente non proprio tutto..spero che il pitto capisca a cosa mi riferisco ;)

We may regard the present state of the universe as the effect of its past and the cause of its future. An intellect which at a certain moment would know all forces that set nature in motion, and all positions of all items of which nature is composed, if this intellect were also vast enough to submit these data to analysis, it would embrace in a single formula the movements of the greatest bodies of the universe and those of the tiniest atom; for such an intellect nothing would be uncertain and the future just like the past would be present before its eyes.


Pierre-Simon Laplace

per gli interessati