Tuesday, June 17, 2008

crypto

Non so se è Brescia che è piccola o se è la vita che è così, che sono tre giorni che mi manda certi messaggi, che mi fanno venire lo stimolo di alzare la cornetta, di telefonare, di chiedere scusa.

Non so se è la vita o se sono io ad essere debole, se sono io a voler vedere delle coincidenze in quello che mi capita, nel mio leggere l'orario dell'autobus sbagliato, e decidere di passare da Via Gramsci perchè sono in ritardo.

Che poi non c'è niente di strano nell'incontrare una compagna delle superiori.

Eppure io ci vedo chissà cosa, un segnale...

Del resto, per una come me, cosa sarebbe la vita senza coincidenze? Io cerco un senso, un fine, in tutto quello che mi capita. Cerco l'ordine in mezzo al caos. Cerco dei segnali, decifrare l'indecifrabile.

La crittografia...

Ma io i codici voglio scriverli o voglio decifrarli?

7 comments:

Paola said...

...prima accertati che siano codici... :-P

Anonymous said...

sono d'accordo con paola, nel senso che il rischi di scriverli per poi decifrarli non è così campato per aria, per te e per chiunque altro..

Arci said...

e se fosse tutto l'opposto...

cioè se fosse tutto già scritto e per di più tutto perfettamente logico ma per uno strano scherzo del destino l'essere umano non possiede i recettori per poter intuire questa logica..

in fondo se ci pensiamo gli animali non hanno tutti sti problemi, se l'ipotesi che non sono dotati di intelligenza è errata allora hanno dei sensori logici che gli permettono di vedere il "senso" e andare dritti per la propria strada..

a me sembrano anche felici...

francesca said...

"Temo che gli animali vedano nell'uomo un essere loro uguale che ha perduto in maniera estremamente pericolosa il sano intelletto animale: vedono cioè in lui l'animale delirante, l'animale che ride, l'animale che piange, l'animale infelice". (Friedrich Nietzsche, La gaia scienza).

francesca said...

e ancora: "l'uomo invidia l'animale, che subito dimentica [..] l'animale vive in modo non storico, poiché si risolve nel presente [..]
l'uomo invece resiste sotto il grande e sempre più grande carico del passato: questo lo schiaccia a terra e lo piega da parte.
Per ogni agire ci vuole oblìo: come per la vita di ogni essere organico ci vuole non solo luce, ma anche oscurità.
La serenità, la buona coscienza, la lieta azione la fiducia nel futuro dipendono [..] dal fatto che si sappia tanto bene dimenticare al tempo giusto, quanto ricordare al tempo giusto."

Anonymous said...

Braccia rubate all'agricoltura.

Elisa said...

L'"Ess muss sein" (it must be) é un concetto pericoloso: da una parte può essere un sollievo sapere che quel che ci accade è già scritto, almeno in parte, e questo può alleggerire il peso delle nostre responsabilità (ho sbagliato,ma se così doveva essere...), ma dall'altra parte
ho paura che sia così: anch'io come franca sarei portata a cercare di decifrare il mondo attorno, a cercare di capire i miei "Ess muss sein!". Ma se nella realtà non esistesse alcun "ess muss sein", e come thomas nel libro agissi spinta dall'errata convinzione che ciò che faccio è voluto "dal cielo"? esempio che m'è capitato stasera: ieri sono uscita con amici e siamo andati allo zelinda a bs, era la serata bigliettini. Presa dal gioco, ne ho mandato uno a un tipo molto carino che mi guardava da un pò. Quando mi sono avvicinata, mi sono resa conto che era esattamente il tipo d'uomo con cui esco di solito, e con cui non uscirò mai più. Stasera sono andata a salò, alla conca d'oro, e chi trovo? lui.
coincidenza o destino? Fede ha detto: é destino, é destino. Tante volte ho creduto di trovarmi di fronte al destino, in ogni campo della vita, e ho agito spinta da quest'idea. e se mi sbagliassi? Ho fatto tante scelte spinta a torto dall'idea adolescenziale che comunque avrei dovuto farle? Ho quindi sofferto più del dovuto per colpa di un'idea?
mio padre, è l'"ess muss sein" di mia madre? é un caso o é destino che lei sia con giovanni e non con mario?
La strada della scienza è dura: più capisco il mondo fisico,più l'immateriale sfugge...